Intervista ai candidati Intesa Universitaria
Pubbliche da settimane le liste definitive delle candidature agli Organi Collegiali per cui tutti gli studenti dell’ateneo di Palermo saranno chiamati alle urne nei giorni 21 e 22 maggio.
Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione e Centro Universitario Sportivo sono gli Organi per cui ci si premura al rinnovo dell’organico studentesco, nella fattispecie si parla di rappresentanze!
La Lista Intesa Universitaria schiera, tra i sei candidati, Giuseppe Tricoli al Senato Accademico, Chiara Ficano al Consiglio di Amministrazione di Ateneo e Simona Perricone al C.U.S.
Ai microfoni, gli stessi, che delucidano gli elettori delle proprie motivate spiegazioni in termini di candidatura e del loro propositivo programma elettorale.
Giuseppe, studente al IV anno di Medicina e Chirurgia, cosa ti ha spinto, quest’oggi, a batterti per il titolo rappresentativo di Senatore Accademico?
– Anzitutto, è bene il sottolineare “titolo rappresentativo” e non politico del ruolo per cui mi auguro poter favorire i giovani universitari dell’Ateneo di Palermo in Senato Accademico.
La mia candidatura è il frutto di un percorso formativo nato e in atto all’interno dell’Associazione Aulettå’99 la quale tutt’oggi vanta un Senatore uscente. Motivato dalle obiettivabili lacune in cui gravita il nostro Ateneo, e avendo avuto l’onore di apprendere parecchio da vicino il coordinato lavoro che vi è nel suo backstage, oggi mi propongo al servizio degli studenti come candidato Senatore Accademico.
Giuseppe, si contano più di 40000 elettori alle urne, quanto importante è il voto espresso da ciascuno e cosa significa per gli studenti?
– Come dappertutto, credo che la voce del popolo vada sempre rappresentata all’unisono da una figura che sappia amalgamare rispetto e coerenza con le proposte o problemi che siano sollecitate. In un paese democratico per cui ciascun cittadino dovrebbe aver sentore nell’opinione pubblica, non potendolo fare in massa, è indispensabile l’orma di una personalità carismatica e caparbia!
Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi mutamenti all’interno del nostro Ateneo, maturando dissensi e/o consensi, secondariamente ai singoli punti di vista, della componente studentesca. Credo personalmente che il ruolo di rappresentante, in ogni veste esso sia (senato, C.d.A, etc..), sia determinante per il futuro di una massa significativa e vitale dell’ateneo di Palermo, cioè noi studenti, da cui non si può non discernere. E’ questo il motivo principe che dovrebbe spingere ciascuno ad esprimere la propria preferenza,: pur non essendo in prima persona, sono gli studenti a dover scegliere chi meglio si rispecchia a loro, chi per loro potrà garantire un servizio lodevole e cautelante dei diritti dello studente.
Chiaro il messaggio, Giuseppe, e chiaro pure che tu abbia coscienziosamente appreso la carica per cui ti proponi con tanto spirito d’iniziativa, su cosa graviterà il tuo programma qualora, ci auguriamo, tu dovessi diventare Senatore Accademico per gli studenti UNIPA?
– Mi piace usare la definizione di “democrazia partecipata” sulle cui basi cercherò di erigere un colosso di concretezze, integrando la collettività studentesca nel “potere” rappresentativo conferito dal Senato Accademico.
Su queste fondamenta mi premurerò di tutelare il diritto agli studenti, di fortificare l’identità dei Poli decentrati, rami di un tronco comune che non vanno trombizzati; pianificare e arricchire il patrimonio culturale dei giovani studenti con progetti che diano la possibilità di crescita formativa agli stessi; rinforzare l’interfaccia comunicativa tra gli studenti e gli uffici amministrativi, potenziare il servizio di orientamento e tutorato e monitorare la didattica d’ateneo proponendo un supporto multidisciplinare che supporti e garantisca un sereno prosieguo curriculare, realizzare una rete telematica funzionale e che accorci significativamente i tempi tecnici e burocratici di qualunque prassi amministrativa, e molto altro.
Infine, essendo studente in Medicina, uno degli obiettivi prefissati è quello di formare e informare in merito al Primo Soccorso con l’auspicio di poter realizzare, con la collaborazione trainante del C.d.A, postazioni di primo intervento nella tutela della salute degli studenti.
Chiara Ficano, Candidata al Consiglio di Amministrazione, studentessa in Infermieristica, “insieme si può” e “sempre al fianco dello studente” sono i motti identificativi che ti appartengono. Insieme ai tuoi elettori come pensi di poter migliorare e far crescere UNIPA?
– Anzitutto è bene che gli Organi collegiali siano le strutture di coordinamento e di forza su cui si potrà basare il cambiamento. Le proposte al Senato Accademico, validissime dalla nostra Lista, in accordo con una commissione di rappresentanza, si speri possano non fermarsi solo a speranze ma a fatti.
In un’economia nazionale un po’ vacillante negli ultimi periodi, l’obiettivo sarà quello di pianificare le risorse valutando caso per caso il fabbisogno a monte. Ogni richiesta verrà validata in modo attento e disciplinare, anche in termini di reali necessità, con la finalità di rimediare ove catastrofico il danno, cercando di eliminare i disservizi, e di distribuire in modo razionale e responsabile gli investimenti universitari per garantire di più agli studenti tassati annualmente.
Simona Perricone, candidata al Centro Universitario Sportivo, studentessa in Farmacia, quali sono i tuoi propositi per questa candidatura e in cosa miglioreresti l’offerta sportiva di UNIPA?
Il confronto tra le diverse realtà d’Ateneo ci rende sicuramente realisti e talvolta scoraggiati per quello che gli altri possono avere e per quello che noi potremmo possedere ma non abbiamo.
La mia candidatura, rinforzata da una supervisione degli spazi disponibili e potenzialmente tali, verte sulla realizzazione di Spazi Universitari che possano occupare gli hobby degli studenti, volendo centralizzare la realtà universitaria non solo in ambito professionale ma anche creativo e ricreativo, valorizzando il benessere dello studente da un punto di vista sociale, psichico e fisico.
E’ una critica sorta dal quotidiano: Il mondo Web separa spesso noi giovani incollando il sociale dietro schermi e pseudo realtà virtuali. Sarebbe di gran auspicio se si potesse rendere il mondo universitario una realtà comunitaria non solo nelle ore impegnate a livello prettamente didattico, ma anche in orari in cui, strappati agli schermi, ci si dedica a se stessi e alla propria vita sociale.